La più grande dell’arcipelago Pontino, ricca di cale e povera di spiagge è un luogo ambito fin dall’antichità.
San Silverio, patrono dell’isola, viene festeggiato il 20 giugno con processione a mare e fuochi pirotecnici a ritmo di musica. Uno spettacolo unico che in migliaia ammirano da mare, godendo dell’illusione di una pioggia di fuoco.
Di grande interesse sono i BAGNI DI PILATO, una serie di grotte scavate nella roccia messe in comunicazione tra loro da corridoi costeggiati da canali che, con un gioco di paratie, servivano a riempire le vasche, all’interno delle grotte, e gestire acqua calda ed acqua fredda. Realizzate sotto la villa di Pilato, dove oggi si trova il cimitero, queste grotte sono state utilizzate, negli anni a seguire, come murenarie. Da qui il nome che oggi gli viene attribuito.
Scavato nella roccia, dalla costa occidentale, si sviluppa in cunicoli che attraversando l’isola sbuca sulla costa orientale l’antico acquedotto romano. Utilizzato fino alla seconda guerra mondiale per l’approvvigionamento di acqua, oggi è visibile da mare grazie al crollo di alcune pareti che ne hanno portato alla luce la sezione.
Moltissime, inoltre, le attrazioni sottomarine da visitare in immersioni con bombole, relitti di navi e aerei risalenti ed abbattuti nella seconda guerra mondiale, mentre basta una maschera per ammirare il relitto di Cala Inferno, tale nome deriva proprio dal naufragio di questa nave che, incendiatasi all’altezza delle formiche ha scarrocciato fino ai bassi fondali della costa dove si è arenata su un fondo di tre metri.